Nella nuova intervista di Fantastico Abruzzo vi faremo compiere un viaggio culturale; andremo infatti a parlare con un professore di italiano amante dei fumetti, che ha deciso, insieme al disegnatore frentano Ernesto Carbonetti, di trasformare l'opera magna della letteratura italiana, la Divina Commedia, in un romanzo grafico. Vi raccontiamo l'avventura di due amici abruzzesi DOC, alla ricerca di una casa editrice che possa aiutarli a realizzare il loro progetto.
Parlami di Cristiano Zuccarini: avresti mai pensato di realizzare un fumetto?
Sono laureato in Lettere antiche, insegno dal 2005; leggo fumetti sin dal 1989. Ricordo ancora il mio primo fumetto, il numero 36 di Dylan Dog: Incubo di una notte di Mezza Estate. La mia cultura e i miei interessi son sempre stati rivolti anche a quella cultura, chiamiamola, pop-nerd e quindi, quando con Ernesto abbiamo deciso di imbarcarci in questo progetto, ne sono stato entusiasta.
Com'è nato questo progetto?
Mi stavo complimentando con il mio amico Ernesto Carbonetti per la pubblicazione del suo fumetto “Punk is undead” poiché ne sono rimasto folgorato. Lo conosco dal ’91 e sapevo che aveva intenzione di dedicarsi al disegno. Poi ci siamo persi un po’ di vista e quando ho avuto tra le mani questa sua opera son rimasto allibito, aveva raggiunto uno stile personale ed una maturità meravigliosi. Allora tra una chat e l'altra abbiamo immaginato di creare un fumetto assieme, il cui unico punto fermo era che fosse ispirato ad un grande classico della letteratura. Inizialmente eravamo combattuti se basarlo sull'Odissea o sull’Eneide. Alla fine quando è uscito il nome di Dante era come se fosse stato lì da sempre ad aspettarci.
Perchè proprio la scelta di una graphic novel?
Il nostro sogno è far entrare l’Inferno di Dante in tutte le case. Tutti quelli che avrebbero voluto leggerlo da sempre ma son stati frenati dall’italiano di Dante, magari ritenuto troppo ostico, o da qualunque altro motivo adesso avranno gli splendidi disegni di Tino ad illustrare le varie scene ed in didascalia i versi originali di Dante.
Quale traguardo vi siete preposti per quest'opera?
L'obiettivo è, come già detto, far conoscere Dante Alighieri a tutti, anche a chi non ha un'istruzione classica alle spalle e quindi non ha dimestichezza con un italiano antico. Ce lo invidia tutto il mondo, dovremmo esserne fieri e conoscerlo meglio ma mi rendo conto che è molto complesso.
Hai in mente di ampliare l'opera includendo anche le altre due Cantiche, cioè Purgatorio e Paradiso, oppure vi fermate all'inferno?
Già completare la sceneggiatura del solo Inferno ha richiesto dieci mesi di lavoro per me (e ringrazio Tino che mi ha dato infinite dritte e consigli per sceneggiare visto che non è il mio lavoro), l’idea di fare da zero il Purgatorio mi fa venire la febbre (ride ndr). A parte gli scherzi, la nostra intenzione è di completare tutta la Divina Commedia, ma prima vogliamo trovare una casa editrice che creda nel nostro progetto e che ci aiuti a distribuire e far conoscere la nostra opera. Da soli è quasi impossibile.
Visto il linguaggio semplificato e l'ausilio grafico tipico di un fumetto, pensate che questa graphic novel possa trovare utilizzo anche in ambito didattico?
Il nostro auspicio è che venga distribuita anche nelle scuole, magari anche in un formato ridotto e concentrato, proponendo quella rosa ristretta di canti che si leggono a scuola. Abbiamo già effettuato un esperimento inviando il Terzo Canto dell'Inferno ad alcuni docenti ed abbiamo ricevuto feedback molto positivi.
Hai preso ispirazione da qualche fumettista per il compimento del tuo lavoro?
I disegni sono a totale appannaggio di Tino, io a malapena so disegnare gli omini con le stecchette (ride ndr). Per scrivere questo fumetto l'unica ispirazione è stata Dante Alighieri. L’immaginazione dei luoghi, i personaggi, le situazioni varie sono tutte di Tino. L'opera, nei dialoghi tra personaggi, è soltanto parafrasata in italiano corrente, mentre nelle terzine narrative abbiamo deciso di mantenere i versi originali, delegando alla vignetta la rappresentazione grafica delle parole di Dante.
Sei un amante dei fumetti? Ne hai uno che preferisci?
Sì sono un grande amante di fumetti: a casa ne ho circa cinquemila e sono un bonelliano sfegatato. Il mio preferito è Dylan Dog, ovviamente. E’ stato il primo amore ed il primo amore…
Quali sono le tue aspettative riguardo quest'esperienza?
Rileggere integralmente l’Inferno di Dante Alighieri è già stata un'emozione straordinaria e sono appagato già solo per questo. Se riusciremo a pubblicare la graghic novel sarà un sogno.
Vorresti che diventasse il tuo lavoro?
Da appassionato di fumetti, ti dico che sarebbe il mio sogno, ma poiché il progetto è ancora in fase iniziale, cerco di rimanere con i piedi per terra.
Quali sono gli ostacoli più grandi che hai affrontato finora?
Quando intraprendi un progetto del genere, le difficoltà sono tante e numerose. Sia per me che per Tino. A partire dall’edizione di Dante da seguire per i versi in didascalia. Non so se sapete che non possediamo il manoscritto originale e quindi tutte le edizioni differiscono tutte in qualcosa. Ad esempio, nel canto XXVI, il verso 14 recita “che n’avea fatto iborni a scender pria”; non sappiamo se l’intenzione di Dante fosse scrivere “iborni” (e quindi pallidi) oppure “i borni” e quindi gli appigli.Ora, senza entrare in complicati discorsi di filologia dantesca, ho operato scelte in base (speriamo) al buon senso e al gusto personale, quando mi sono imbattuto in passi non risolti, dopo averne parlato anche con Tino. Per lui, poi, concepire graficamente un mondo così vasto e complesso deve essere stato, e spero sarà, un lavoro duro sia quando Il padre Dante lo inchioda con descrizioni precise e dettagliate sia quando lascia più spazio alla fantasia. Comunque, spero davvero che questa opera venga realizzata e che qualche casa editrice si accorga di noi.
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