I 10 luoghi d'Abruzzo più belli da visitare

Salve a tutti,
come ben sapete la quarantena ci ha privati per lungo tempo della possibilità di uscire liberamente, svolgere attività all'aria aperta e visitare l'Abruzzo per recarci presso i nostri luoghi preferiti. Abbiamo così avuto modo di compilare una lista degli scenari più suggestivi, che non potete assolutamente fare a meno di vedere una volta che saranno ripristinate le condizioni di sicurezza.

1) Rocca Calascio

Il Castello di Rocca Calascio © Ludovica Pescara
Situata in provincia dell'Aquila, è una torre di avvistamento posta a 1460 mt circa d'altitudine, perfettamente inserita nella maestosa cornice del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La sua funzione era quella di sorvegliare le terre circostanti, dove si svolgeva la transumanza: attività di primaria importanza per il tessuto socio-economico nella zona. Si raggiunge comodamente in macchina, quindi è sicuramente adatto anche a famiglie con bambini.
Il castello ha origini medievali ed in epoca contemporanea è stato reso celebre grazie a numerosi film girati tra le sue antiche mura, due su tutti: "Ladyhawke" con Michelle Pfeiffer e Rudger Hawer ed "Il nome della rosa" con Sean Connery.

Santa Maria della Pietà ed il massiccio del 
Gran Sasso © Ludovica Pescara
Alle spalle della fortificazione, sul sentiero che porta a Santo Stefano di Sessanio e a Campo Imperatore, si erge la particolare chiesa di Santa Maria della Pietà: realizzata nel 1596, presenta una struttura ottagonale. Secondo la leggenda, è stata costruita nel punto in cui la popolazione locale sconfisse una banda di briganti.
Non solo castello: il borgo di Rocca Calascio è arricchito da piccole e suggestive botteghe artigianali, oltre che di ospitali osterie, che rendono il soggiorno ancor più piacevole.
Curiosità: dalla recente analisi di alcuni schizzi realizzati da Leonardo da Vinci, due docenti dell'università aquilana, Fabio Redi e Gianluca Ferrini, hanno avanzato alcune teorie secondo cui lo scienziato abbia partecipato ai progetti di ingrandimento e rinforzo del castello supportate dalla sua comprovata visita a l'Aquila e Campo Imperatore tra la fine 1400 ed l'inizio 1500.

2) Transiberiana d'Abruzzo

La piana di Campo di Giove-Palena © Ludovica Pescara
Immaginate di viaggiare a bordo di un'antica carrozza dei primi decenni del Novecento, attraversare il Parco nazionale della Majella ammirando la rigogliosa bellezza della Regione verde d'Europa, di essere accompagnati da musica folkloristica, degustare prodotti tipici facendo tappa nelle stazioni storiche della tratta Sulmona – Carpinone, passando per Palena, Campo di Giove, Rivisondoli, Pescocostanzo... fino ad Isernia e visitare alcuni dei borghi più antichi e suggestivi dell'entroterra. 
Il viaggio è prenotabile tutto l'anno, in diverse finestre temporali. Una tratta speciale è programmata anche durante le feste natalizie. È quindi possibile ammirare il susseguirsi delle stagioni, con il conseguente scenario sempre diverso.

3) Corno Grande


    Corno Grande in estiva © Ludovica Pescara
Con i 2912 mt della Vetta Orientale è la cima più alta del massiccio del Gran Sasso d'Italia e, di conseguenza, degli Appennini. Le altre vette sono: 
  • il Torrione Cambi 2875 mt;
  • la Vetta Centrale 2893 mt;
  • la Vetta Orientale 2903 mt.
È compreso nel territorio dei Comuni di Pietracamela ed Isola del Gran Sasso ed è ovviamente incluso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. È una meta che raccomandiamo a chi è abituato ai percorsi di alta montagna.
È possibile raggiungerne la vetta Occidentale seguendo 4 diversi itinerari, di difficoltà crescente:

  • la via normale, da sud, difficoltà EE/F
  • la via da nord, difficoltà EE/F
  • la via delle creste da ovest, difficoltà F
  • la Direttissima, da sud, difficoltà F
Sono presenti alcune vie ferrate, necessarie a raggiungere anche le altre vette del Corno Grande.
L'impegno fisico e mentale per raggiungere il punto più alto è ampiamente ripagato dalla vista mozzafiato che si gode una volta giunti all'arrivo: gli occhi spaziano dalle altre cime del Gran Sasso, la piana di Campo Imperatore, la vallata di Teramo, i monti della Laga, le catene del Terminillo, Sibillini, Majella, Velino, Sirente, fino a giungere al mare dell'Adriatico. Nei giorni più tersi è possibile avvistare persino le coste croate.



4) Punta Aderci

Lo storico trabocco di Punta Aderci © Ludovica Pescara
Situata nel Comune di Vasto, in provincia di Chieti, è stata istituita nel 1998. è la prima Riserva costiera istituita in Abruzzo. Si estende per circa 285 ettari, da Punta Penna alla foce del fiume Sanello, a confine con il Comune di Casalbordino. L'area più interessante sotto il punto di vista naturalistico è sicuramente quella di Punta Penna: un anfiteatro marino che ospita numerose specie vegetali tipiche. In alcune cavità di Punta Aderci è possibile ammirare l' Halymenia floresia, l'alga rossa più bella del Mediterraneo. Non solo acque cristalline: dal promontorio è possibile ammirare ampi panorami che si spandono dal Parco Nazionale della Majella, al Gran Sasso ed il Conero.


5) Lago di Scanno


Veduta del lago di Scanno dal sentiero del cuore © Giacomo D'Ettorre
Lago montano compreso tra i Comuni di Villalago e Scanno, in provincia dell'Aquila, originatosi da una frana avvenuta sul Monte Genzana che ha sbarrato il corso del fiume Tasso.
Lo specchio d'acqua, caratterizzato da un vivido colore verde-azzurro, è facilmente riconoscibile grazie alla celebre forma di cuore che si può ammirare percorrendo un sentiero di circa un'ora denominato, appunto, Sentiero del cuore.
Borgo di Scanno © Sylvia Perozzi
Lungo le sue sponde si trovano alcuni suggestivi luoghi di culto: la Chiesa della Madonna del Lago, l'Eremo di San Domenico e l'Eremo di Sant'Egidio. Il luogo si presta davvero a tutti i tipi di attività: canoa, camping, pedalò, birdwatching, passeggiate, pedalate in bici, senza farci mancare una piacevole grigliata nelle aree pic-nic.
Se il lago non fosse abbastanza, il borgo medievale di Scanno è, senza alcun dubbio, uno dei più belli d'Abruzzo con i suoi fitti vicoli, i locali storici, gli abiti tradizionali e le fiorenti attività artigiane di oreficeria e lavorazione dei merletti al tombolo.

6) Eremo di San Bartolomeo in Legio
Visuale dal sottostante torrente Capo la Vena © Ludovica Pescara
L'edificio venne restaurato da Pietro da Morrone (conosciuto come Papa Celestino V) nel
1250 circa, a partire dai resti di un eremo risalenti a prima dell'anno 1000. è ubicato nel territorio di Roccamorice, in provincia di Pescara, in un'area denominata Vallone di Santo Spirito. È raggiungibile anche dalla Valle Giumentina, partendo da Decontra di Caramanico.
Visuale frontale © Ludovica Pescara
Ancora oggi è una meta visitata da numerosi escursionisti e pellegrini i quali ne mantengono vivo il culto attraverso la Processione che si tiene ogni 25 Agosto.
Una volta percorsa la scalinata scolpita nella roccia, ci si immette su una balconata al cui termine si presenta la porta d'ingresso alla chiesa: su di essa è ancora visibile un affresco del Cristo con la Vergine Maria. All'interno si trova un semplice altare ed una statua lignea raffigurante il santo; mentre al di sotto di una pietra, vi è una piccola risorgenza d’acqua dalle proprietà ritenute taumaturgiche dai devoti. In fondo a sinistra, una porticina conduce alla piccola e spartana cella eremitica.

7) Tavola dei Briganti
Incisione del 1881 © Fabio Santovito
Si tratta di una serie di rocce calcaree situate in località Blockhhaus a 2110 mt, nel Parco Nazionale della Majella, incise da pastori e briganti durante il periodo che va dal Risorgimento al secondo dopoguerra. Tra il 1861 ed il 1867 la Majella fu ampiamente percorsa dalle cosiddette Bande della Majella; proprio per questa ragione fu edificato il Blockhaus, un avamposto militare con l'intento di combattere il fenomeno del brigantaggio. 
L'area è raggiungibile partendo dal rifugio Bruno Pomilio, in località Majelletta (Pretoro, in provincia di Chieti) ed intraprendendo un primo tratto su strada asfaltata denominato “itinerario Indro Montanelli” e percorribile anche da disabili. Successivamente ci si sposta su un sentiero che conduce verso la cima di monte Cavallo. Per osservare le rocce incise è necessaria una leggera deviazione dal tracciato.
L'escursione offre alcuni dei panorami più ampi d'Abruzzo.

8) Grotte di Stiffe

Sala della Cascata © Giorgio Raffaelli via Flickr
Formazione carsica di bassa quota sita in località Stiffe nel comune di San Demetrio ne' Vestini, in provincia dell'Aquila.
Si tratta della risorgenza di un fiume proveniente dall'altopiano delle Rocche che percorre la grotta per circa 600 metri; il dislivello di circa 70 metri che si viene a creare all'interno della cavità forma incantevoli cascate.
Nel periodo di Natale, all'interno della grotta si svolgono il presepe in grotta ed il presepe vivente.

9) Chieti sotterranea
Tra la fine del I sec. a.C. e l'inizio del II se. d.C., Chieti raggiunse la sua massima espansione: estendendosi su una superficie che va dalla Civitella a Via Arniense. Si presuppone che la città fosse abitata da una popolazione che va dalle 30.000 alle 60.000 unità. Per ovviare alle criticità riguardanti l'approvvigionamento idrico di una cittadinanza così numerosa, fu creato un sistema di cisterne sotterranee ad archi intercomunicanti, collegato da un insieme di gallerie. Queste ultime, a loro volta, erano dotate di pozzi di aerazione regolarmente dislocati lungo il percorso.


Il cunicolo sottostante Palazzo De Mayo © Ludovica Pescara
È interessante notare che le acque piovane destinate ad uso potabile, venivano filtrate mediante tappi in carbonato di calcio, così da arricchirle dei sali minerali necessari all'organismo.
Nel 2018, a seguito di alcuni lavori stradali effettuati in Piazza San Giustino, è stata rinvenuta una grossa cisterna larga 13 metri ed alta 9.

Attualmente il sistema idrico ipogeo teatino rivenuto comprende:
  • la cisterna di Piazza San Giustino;
  • il cunicolo sottostante lo storico Palazzo De Mayo (da cui partono delle visite guidate in alcuni periodi dell'anno);
  • alcune fonti romane sparse per il centro da cui tutt'oggi si attinge l'acqua;
  • il cunicolo di Fonte Grande (lungo ben 120,5 metri!);
  • la cisterna sottostante la biblioteca De Meis, le cui estremità, a seguito del livellamento stradale effettuato nel dopoguerra, sono visibili esternamente;
  • la cisterna sottostante l'ex Cinema Corso in cui, alla fine dell’800, furono rinvenuti teste marmoree, capitelli e varie colonne.
10)
L'ultimo punto della lista lo lasciamo vuoto perché vorremmo che siate voi a compilarlo: uscite, esplorate, girate, fotografate e vivete l'Abruzzo. La bellezza di questo territorio è troppo vasta per racchiuderla in soli 10 elementi e non dimenticate poi di taggarci nelle vostre fotografie più belle su Instagram e Facebook!

Commenti

  1. Scusate ma la fortezza di Civitella del Tronto penso debba far parte di questa lista

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    1. Come da punto n° 10, i posti straordinari in Abruzzo sono troppi da elencare in una sola lista. Se sei presente su Facebook o Instagram taggaci in una foto della fortezza per darci nuovi spunti.

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